Marat/Sade: Le due Rivoluzioni

anno: 2023

 

uno spettacolo di Nerval Teatro liberamente ispirato a Marat/Sade. La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat di Peter Weiss

ideazione Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol
regia Maurizio Lupinelli
testo Eugenio Sideri
aiuto regia Elisa Pol
collaborazione artistica Cristina Rizzo
costumi Vania Marsura
direzione organizzativa Ilenia Carrone
direzione tecnica Mirto Baliani
organizzazione e logistica Eleonora Cavallo
con Marco Cavalcoli, Carlo Garavini, Maurizio Lupinelli, Elisa Pol, Miriam Russo
con le attrici e gli attori del Laboratorio Permanente Il teatro è Differenza di Ravenna: Marcella Belletti, Flavia Bondi, Patrizia Brunelli, Silvia Caravita, Elena Casali, Barbara Castelli, Erica Cortesi, Carlo De Leonardo, Michela Facchini, Matteo Fiorentini, Antonella Franchini, Andrea Gulmini, Pietro Floridia, Martino Mondardini, Antonio Nati, Lorenzo Nigro, Diana Pocaterra, Paolo Rocchi, Lorena Rossi, Valentina Ruffilli, Antonietta Sarubbi, Cristina Spazzoli, Lamia Tantoni, Eliana Tomasi, Valeria Viscovich, Alberto Zattoni, Simone Zhilla
e con i partecipanti della non-scuola del Teatro delle Albe Rendy Anoh, Pietro Arfelli, Caterina Baldini, Camilla Berardi, Sofia Caroli, Thomas Alexander Casadio Malagola, Martina Corallini, Giacomo Ghirotti, Pietro Mengozzi, Anna Moretti, Flaminia Pasquini Ferretti, Selena Penzo, Marco Saccomandi, Matteo Spignoli coordinati da Antonio Maiani e Marco Montanari
produzione Ravenna Festival e Nerval Teatro
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, Comune di Ravenna/Assessorato alle Politiche Sociali, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Otto per Mille della Chiesa Valdese, Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A, La Ruota Magica ODV
con il contributo delle donatrici e donatori della raccolta fondi “A ciascuno la sua parte” promosso da IdeaGinger
in collaborazione con Ravenna Teatro e le Cooperative Sociali La Pieve, San Vitale, Selenia di Ravenna
un ringraziamento speciale a James M. Arevalos e Maria Chiara Grotto
foto Marco Parolo

 

debutto spettacolo 29 giugno 2023, Teatro Alighieri, Ravenna Festival

 

 

MARAT/SADE trae ispirazione da Marat, il primo spettacolo realizzato da Maurizio Lupinelli nel 2007 inaugurando il Laboratorio Permanente di Rosignano M., esperienza di inclusione sociale attraverso il teatro che prosegue tuttora. Nel 2019 una analoga progettualità è stata adottata anche nel Comune di Ravenna, coinvolgendo gli utenti di tre Cooperative Sociali cittadine: La Pieve, San Vitale e Selenia. Nell’arco di questi quattro anni di incontri, guidati da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, è nata una vera e propria compagnia di attrici e attori diversamente abili: MARAT/SADE sarà il loro primo spettacolo e il loro battesimo sulla scena.

MARAT/SADE si ambienta all’interno del manicomio di Sharenton dove il marchese de Sade, rinchiuso durante l’epoca napoleonica, decide di allestire una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean Paul Marat. Gli attori del Laboratorio sono i pazienti del manicomio che, con il permesso del direttore, si dispongono a mettere in scena il dramma. Si assisterĂ  allo scontro fra lo scettico intellettuale disincantato, esegeta del male di de Sade in contrapposizione all’utopia visionaria del rivoluzionario Marat. L’azione scenica si svolge su due diversi livelli: il primo è il dramma in sĂ©, il secondo è costituito dalle continue interruzioni e dai battibecchi che si svolgono tra gli attori, il regista de Sade e il direttore del manicomio.

Con circa una cinquantina di attori in scena, MARAT/SADE rappresenterĂ  uno spazio scenico democratico, poetico, dove i corpi possano mostrarci la ferocia del gesto e nello stesso tempo la sua disarmante bellezza, una festa dionisiaca, una catarsi, una collettivitĂ  che si fa teatro, in un ribaltamento continuo tra potere e libertĂ , tra ferocia e grottesco, mettendo in cortocircuito il binomio tra malattia e reclusione, tra detenzione e libertĂ .

 

“Marat/Sade” diretto da Lupinelli, Incontenibili diversitĂ 
Un gioioso esperimento, quello portato al Teatro Alighieri da Maurizio Lupinelli con Nerval Teatro per Ravenna Festival che diventa occasione di confronto tra la cittĂ  e le sue fragilitĂ  esistenziali.
Nato dal Laboratorio Permanente “il teatro è differenza”, avviato qui con un folto gruppo di persone diversamente abili sull’onda dello storico laboratorio, attivo dal 2007 con Armunia a Rosignano M.mo,
questo Marat/Sade: le due rivoluzioni mescola esperienze e organismi eterogenei, dai ragazzi usciti dalla non scuola del Teatro delle Albe, a singole professionalitĂ  della scena, da Marco Cavalcoli a Cristina Rizzo, alla stessa Elisa Pol di Nerval – ideatrice del progetto accanto a Lupinelli – con un’adesione al lavoro a tratti davvero commovente. Riscritto da Eugenio Sideri dall’opera di Peter Weiss, questo classico pezzo di teatro nel teatro, agito da una massa di 50 attori, si trasforma in una tangibile impossibilitĂ  al contenimento della libertĂ  di esprimersi. Siamo nel manicomio di Charenton, in epoca napoleonica, dov’è rinchiuso anche il marchese De Sade, impegnato nella messinscena dell’assassinio di Jean Paul Marat, insieme agli altri “matti”. In uno slittamento continuo tra finzione e realtĂ , i corpi degli attori si donano senza risparmio, affrontando la censura del direttore, inutile a contenere l’atto rivoluzionario di essere lì con la propria diversitĂ . Ogni gesto è portatore del bisogno irrefrenabile di riaffermare quelle presenze su quella scena e nelle nostre esistenze.
[M.T. Surianello, Il Manifesto, 2022]


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