Marat

anno: 2006

 

liberamente tratto dal Marat-Sade di Peter Weiss
a cura di Renato Bandoli
regia Maurizio Lupinelli
aiuto regia Silvia Loddo
con Michele Bandini, Simone Bernardini, Alessandro Bertocchini, Simone Bianchi, Maria Laura Brutti Liberati, Andreina Canalini, Roberto Capaldi, Emanuela Cattaneo, Daniele Ceretti, Gisa Chiaramonte, Martina Ciani, Angela Compagnoni, Mirco Fabbri, Roberta Ferrari, Elsa Francesconi, Davide Genova, Ilaria Giari, Luca Gola, Christian Guidotti, Marco Lombardi, Leonardo Lancia, Rosanna Lambardi, Mirca Lorenzani, Maurizio Lupinelli, Pierfilippo Macchiavelli, Gianluca Mannari, Francesco Mastrocinque, Federica Monti, Gianni Nardi, Emiliano Pergolari, Luana Perroni, Elisa Pol, Mariapia Pruneti, Federica Rinaldi, Roberta Rosini, Enrica Santini, Valentina Scarpellini, Linda Siano, Diana Spadoni, Adriana Stefanini, Federico Sorba, Cesare Tedesco, Elena Tomaino, Vincenzo Viola
educatori Lucia Tei, Silvia Proserpio, Patrizia Franchi, Franca Giglio, Nathalie Pizzo
produzione Armunia Festival Costa degli Etruschi, Compagnia CasArsa Teatro e Pleiadi, Progetto Diritti-Cittadinanza-Teatro
in collaborazione con Fondazione Manlio Canepa, ASL 5 spezzina, ASL 6 bassa Val di Cecina e Consorzio Nuovo Futuro

 

MARAT non eĢ€ solo uno spettacolo. EĢ€ il risultato teatrale di qualcosa che forse eĢ€ piuĢ€ che teatro. EĢ€ frutto di un lungo percorso iniziato nel ā€˜99 dal gruppo di persone disabili dellā€™Ass.ne Pleiadi di La Spezia, mettendo in scena Ā«Hello Kattrin!Ā» da Brecht e ā€œIMPUNEMENTE… Woyzeckā€ da BuĢˆchner. MARAT eĢ€ il momento pubblico di verifica dei risultati raggiunti, che viene ā€œsocializzatoā€ sotto il nome di spettacolo. EĢ€ stato concepito per tappe di avvicinamento. Una serie di ā€œstudiā€ che, dal 2005, come le tessere di un mosaico si sono incastonate, nel tempo, una accanto allā€™altra. Fino allā€™esito conclusivo realizzato con Armunia e presentato a Castiglioncello in apertura dellā€™edizione del Festival Inequilibrio.07. ā€œCi ha mosso il pensiero di realizzare un progetto contemporaneamente etico e artistico, in cui processo creativo e prodotto spettacolare si sono intrecciati -spiega Maurizio Lupinelli che con Renato Bandoli ha coordinato il percorso-. Per alimentare la vita col teatro e il teatro con la vita. Per creare possibilitaĢ€ e tensioni vitali attraverso il teatro. Il teatro, dunque, come laboratorio di vita, per chi agisce e per chi guarda. Un progetto in cui si sono fecondate le energie sociali di tanti soggetti e istituzioni di diversi territori geografici, dal quale sono emersi valori culturali profondi ma sempre da rigenerare, visioni artistiche e utopie creative. Un progetto che ha coinvolto disabili e non disabili, le loro famiglie e le associazioni, gli operatori del settore e giovani energie provenienti da differenti realtaĢ€. MARAT vede percioĢ€ in scena quasi 60 persone, la maggior parte delle quali disabili dellā€™Ass.ne P.Le.I.A.Di. e del Consorzio Nuovo Futuro di Rosignano Solvay, gli attori di Zoe Teatro e numerosi volontari e giovani teatrantiā€. Lā€™opera ruota attorno alla rappresentazione dellā€™omicidio di Marat, inscenata dai ricoverati del manicomio di Charenton, sotto la regia del Marchese de Sade, ospite anchā€™egli dellā€™ospedale psichiatrico

Renato Bandoli


rassegna stampa

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Lab Permanente