primo studio su Pinocchio
di Maurizio Lupinelli
ideazione Maurizio Lupinelli, Elisa Pol
regia Maurizio Lupinelli
con Fabio Capaldi, Roberto Capaldi, Mirko Fabbri , Paolo Faccenda, Elsa Francesconi, Gianluca Mannari, Francesco Mastrocinque, Federica Rinaldi, Virginia Rodero, Valentina Scarpellini, Cesare Tedesco, Mirco Tuveri, Flavio Salza, Matteo Salza
con la partecipazione straordinaria di Franco Marcheselli, Luciana Righini, Anna Tocchi, Nicola Salza
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Armunia Festival Inequilibrio
foto Ilaria Scarpa, Antonio Ficai
debutto spettacolo Festival Inequilibrio 2022, Rosignano Marittimo (LI)
Per Nerval Teatro affrontare Pinocchio con gli attori e le attrici del Laboratorio Permanete è una grande scommessa dove il rischio di cadere è alto perché la storia presenta numerosi trabocchetti legati ai temi della diversità e della pietà. Sono innumerevoli i piani di indagine che investono l’impresa del Pinocchio, dove le pieghe della storia sembrano più affascinanti della storia stessa. Si aprono strade di possibili intrecci anche a partire da personaggi minori e si aprono percorsi di possibili doppi, che sul piano dell’identità, ma anche del teatro, diventano traiettorie molto affascinanti. con il progetto Pinocchio, la sfida non sarà quella di raccontare e rappresentare la storia, quanto di far emergere il punto di vista delle attrici e degli attori diversamente abili, uno sguardo obliquo, ma vero e alla portata di tutti. Già nei primi mesi di lavoro sono emerse delle forti aderenze connaturate alla natura delle persone coinvolte: la paura per le orecchie grandi, il naso che cresce, il rapporto con la bugia, le tentazioni, la relazione con gli animali, la famiglia e soprattutto con i genitori, la natura metamorfica di Pinocchio e la continua capacità trasformativa di attraversare differenti forme (vegetali, animali, umane). Il suo morire in una forma e rinascere in un’altra. Perché lo fa Pinocchio? Abitualmente si crede per diventare un bambino vero, ma cosa significa essere un bambino vero? Cosa significa essere normali?
“Uno studio per un Pinocchio che dovrà nascere. Intanto però ci sono già molte cose, a partire dalla barchetta in mezzo al mare (in realtà poggiata sul selciato della piazza), da un Geppetto che non sa di essere Geppetto, dai giudici saccenti e ansiosi (interpretati dai genitori degli attori del Laboratorio permanente), dalla divertentissima coppia del Gatto e della Volpe. Poi c’è il grillo, la fatina, Lucignolo e l’ipnotica danza di Pinocchio che è diventato un bambino, in una scena conclusiva davvero commovente. Ogni personaggio del libro di Collodi è portatore, come nella miglior tradizione favolistica, di una caratteristica fisica o morale ben precisa e duratura. Gli attori e le attrici giocano con le loro fragilità che, a contatto con i personaggi che interpretano, diventano ricchezze espressive. Pezzi di storia ancora presentati come i numeri di un’esibizione, più che come uno spettacolo compiuto, che Lupinelli sa gestire molto bene, con un pizzico di magia.”
[R. Sacchettini, Altre Velocità, 2022]
“Questo studio riapre un importante cammino, con la partecipazione speciale di alcuni genitori che sfilano vestiti da giudici in toga e parrucca. Assistono alle entrate dei ragazzi che danno colori particolarissimi ai personaggi della favola, con Pinocchio sospeso tra l’essere bambino o burattino, e una barca, quella di Geppetto, come luogo di incontro di tutti. È un (nuovo) inizio, già molto promettente.”
[M. Marino, DoppioZero, 2022]
Lab Permanente